Don Luigi Guanella nasce a Fraciscio di Campodolcino il 19 dicembre 1842 da papà Lorenzo e mamma Maria.
Apostolo della carità, ha dedicato la sua vita all’accoglienza degli orfani, dei poveri, degli anziani, degli infermi, dei disabili, superando le difficoltà con una fiducia incrollabile nella Divina Provvidenza. Fin da bambino, mentre nel silenzio degli alpeggi della nativa Valle S. Giacomo faceva il pastorello, cercava Dio nella preghiera e nella contemplazione. Il giorno della Prima Comunione, mentre si trova in raccoglimento sull’altura di Gualdera, poco distante da Fraciscio, vede una Signora che lo chiama e gli mostra “come in un cinematografo tutto quello che avrei dovuto fare per i poveri“.
Papa Benedetto XVI lo proclama Santo il 23 ottobre 2011.
Nasce a Fraciscio, piccola frazione di Campodolcino (oggi in Provincia di Sondrio) da Lorenzo Guanella e Maria Bianchi, nono di tredici fratelli.
Viene battezzato nella chiesa prepositurale di Campodolcino.
Da bambino manifesta subito il proposito di dedicare la propria vita ai più poveri: con la sorella Caterina, fin da piccolo, gioca “a fare la minestra per i poveri” mescolando acqua e terriccio.Quando riceve la prima comunione ha – come racconterà più tardi – una sorta di visione “delle sue future opere di carità mostrategli dalla Vergine Santa”.
Con una borsa di studio entra nel Collegio Gallio di Como a dodici anni, da lì passa al Seminario diocesano dove perfeziona i propri studi teologici.
Mons. Bernardino Frascolla, Vescovo di Foggia in esilio a Como, lo ordina sacerdote.
Svolge il primo incarico di canonico coadiutore a Prosto, poco fuori Chiavenna.
Diviene parroco a Savogno, piccolo villaggio oggi disabitato, raggiungibile solo attraverso un sentiero di duemila scalini.
Per un triennio si reca a Torino, presso don Bosco, dove medita se farsi salesiano.
Richiamato in Diocesi di Como dal Vescovo, Mons. Carsana, opera nella comunità di Traona.
Per pochi mesi è nella piccolissima parrocchia di Olmo.
Diviene parroco di Pianello del Lario, dove incontra le sorelle Marcellina e Chiara Bosatta che si erano consacrate Orsoline con la guida del precedente Parroco, don Carlo Coppini. Le riorganizza con le consorelle nella Congregazione delle “Crocine del Sacro Cuore”.
Con le sue suore apre la Casa della Divina Provvidenza a Como. Si gettano le premesse per la nascita del ramo maschile della sua Congregazione, i “Figli del Sacro Cuore”.
Muore, a soli 28 anni, suor Chiara Bosatta
Le sue suore aprono le prime case anche nel milanese.
Incontra Mons. Giuseppe Sarto (poi S. Pio X) e Mons. Andrea Ferrari, poi Vescovo di Como e Arcivescovo di Milano, beatificato nel 1987: con entrambi inizia una lunga amicizia.
Viene ordinato il primo sacerdote dei “Figli del Sacro Cuore”, è don Pietro Moroni.
Le suore acquisiscono il definitivo nome di “Figlie di S. Maria della Provvidenza”.
Dopo averla a lungo sognata, dà vita alla sua casa nel Pian di Spagna, a Nuova Olonio, dopo una preziosa opera di bonifica delle paludi.
Si reca in pellegrinaggio in Terra Santa con il Beato Card. Ferrari.
Apre la casa di Roma, a Monte Mario. Prosegue la sua amicizia con il nuovo Papa, Pio X, che aveva conosciuto dodici anni prima.
I “Figli del Sacro Cuore” acquisiscono la definitiva denominazione di “Servi della Carità”.
Appaiono le Costituzioni dei rami femminile e maschile della congregazione.
Don Guanella e 10 confratelli emettono i voti perpetui di castità, povertà e obbedienza, quattro giorni dopo, a Milano, si aggiungono altri 6 confratelli. Nasce il primo nucleo di religiosi guanelliani.
La Santa Sede concede ai Servi della Carità il Decreto di lode “Humanis miseriis sublevandis”. Il 12 dicembre don Guanella parte per un viaggio negli Stati Uniti.
Muore a Como dopo essere stato colpito da paralisi alcuni giorni prima.
Inizia il processo diocesano di beatificazione.
La Congregazione e le Costituzioni dei Servi della Carità sono approvate in via provvisoria.
La Congregazione e le Costituzioni dei Servi della Carità sono approvate in via definitiva.
Paolo VI lo proclama beato.
Giovanni Paolo II proclama beata suor Chiara Bosatta.
Benedetto XVI promulga il decreto di canonizzazione.
Benedetto XVI lo proclamerà santo.
“Per fare un po’ di bene bisogna arrampicarsi come i gatti a costo di essere graffiati e di graffiare anche un poco”
Il fine principale della nostra attività è quello di promuovere la persona umana in tutte le sue dimensioni secondo le potenzialità di ciascuno.
In particolare si intende aiutarle a formarsi un cuore buono, capace di accoglienza sincera e universale del prossimo, sensibile alle sue necessità, generoso e disponibile all’aiuto fraterno.
La missione ci pone a servizio di persone che, come individui, come gruppo sociale o popolo, vivono in situazione di povertà fisica e psichica, materiale e morale, di emarginazione e di oppressione.
Secondo le intenzioni del Fondatore , ogni centro deve essere strutturato come una casa e il sistema di vita e lo stile dei rapporti interpersonali devono avvicinarsi il più possibile a quelli di una famiglia, che vive in stile cristiano.
Il sistema di vita e di educazione poggia tutto sulla carità, considerata da San Guanella “regola infallibile di pedagogia religiosa”, cioè di una pedagogia che si ispira allo stile educativo di Dio.
Il Fondatore si riferisce al metodo preventivo,“perché nei lavori della giornata a nessuno incolga male di sorta e nel cammino della vita tutti approdino a meta felice”.
La Missione viene assolta in quattro settori:
Settore Minori, Settore Anziani, Settore Disabili, Settore Pastorale.
“Per fare un po’ di bene bisogna arrampicarsi come i gatti a costo di essere graffiati e di graffiare anche un poco”
Don Guanella si lasciò afferrare fin da giovane dalla visione essenziale del Vangelo: Dio è Padre e Padre provvidente, il quale tratta l’uomo come figlio, oggetto delle sue cure e dei suoi doni, tanto più se debole e nel bisogno.
“Iddio Padre è ricco come un mare, che quante acque riceve tante ne sparge alla terra e non diminuisce mai. Iddio Padre premia te dei servizi che gli presti e ti guarda con amorevolezza, come se non avesse a pensare che a te solo. In ciò rassomiglia al sole, il quale sta nel mezzo del cielo e manda la sua luce e il suo calore tanto al monte che al piano, allo scoglio come al mare, e guarda a tutti e nello stesso tempo rivolge i suoi raggi a te, come se non avesse a provvedere che a te solo” (Don Guanella).
La vita è una storia d’amore tra Dio Padre e noi tutti suoi figli. Ogni uomo è chiamato, convocato a far parte di questa famiglia: l’infelice, il bisognoso entrano a pieno titolo in questa famiglia. E così si delinea chiaramente il campo di intervento di don Guanella: i bambini orfani o di strada, gli anziani, i malati terminali e coloro che rischiano l’emarginazione, perché considerati “umanità di seconda categoria”, oggi chiamati “diversamente abili”, che don Guanella chiama ‘Buoni Figli’ Dio si fa sollecito con la sua Provvidenza; l’uomo risponde con il dialogo intenso, che è fede, preghiera, fiducia, affetto e semplicità e con l’impegno a farsi Buon Samaritano verso chi giace ferito ai bordi della strada della vita.
La pedagogia in questa famiglia è riassunta in un semplice binomio: a tutti dare “Pane e Signore”. “Pane”: come attenzione alla promozione umana della persona, al suo sviluppo fisico, intellettivo, psicologico e sociale. “Signore”: con l’occhio vigile anche ai bisogni insopprimibili della sua spiritualità, da coltivare fino a quella maturità cui ciascuno è chiamato sia nel rapporto con Dio, che nella società.
Le Figlie di S. Maria della Provvidenza, i Servi della Carità e i Cooperatori, formano la Famiglia Guanelliana. Ognuno, in diverse forme e secondo il proprio stato di vita, vive lo spirito e realizza la missione di carità affidataci dal Fondatore.
Nella Famiglia Guanelliana condividiamo con i Servi della Carità e con i Cooperatori l’eredità spirituale del Fondatore.
Lo Spirito Santo, chiamando San Luigi Guanella ad esserne il Fondatore, gli ha dato un cuore capace di farsi fratello e padre del povero, quale dono di Provvidenza per i fratelli bisognosi.
Egli, cosciente di essere ispirato dall’Alto, docile all’azione dello Spirito, sostenuto dalla protezione di Maria, con la valida collaborazione di mente e di cuore di Suor Marcellina Bosatta, madre e confondatrice, ha dato vita alla Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, perché la missione a Lui affidata potesse continuare.
La Congregazione dei Servi della Carità è una congregazione religiosa clericale di diritto pontificio, fondata a Como da San Luigi Guanella il 24 marzo 1908, quando i membri dell’istituto emisero per la prima volta i voti religiosi perpetui.
I Servi della Carità sono nella Chiesa segno visibile della carità di Cristo attraverso la donazione totale a Dio e al prossimo, per realizzare il progetto del Fondatore.
I Cooperatori guanelliani sono cattolici laici che Dio, nella sua infinita bontà, ha voluto chiamare a vivere più profondamente il proprio Battesimo, facendoli conoscere e amare la singolare figura di San Luigi Guanella.
Come tutti i cristiani:
– Sono chiamati alla santità, vivendo il carisma di carità di San Luigi Guanella.
– Sono chiamati a porre come principio del loro essere e del loro fare la carità e testimoniare questa scelta nella propria famiglia, sul lavoro, nell’ambito sociale, nella chiesa, nelle istituzioni guanelliane e tra i Cooperatori stessi.
Il referente della Casa e locale è il dott. Claudio Ostinelli.
“Il Movimento Laicale Guanelliano è la Casa comune di tutti gli uomini di buona volontà che, attratti dalla spiritualità di don Guanella, hanno a cuore i poveri e desiderano far crescere nel mondo la cultura della solidarietà e dell’amore.”
(documento MLG “Fare della Carità il cuore del mondo” 2009, n.6)
Il Movimento non è un organismo giuridico che si sovrappone ai gruppi guanelliani già costituiti o che si costituiranno (Cooperatori, Ex-Allievi, Associazioni di volontariato, Gruppi M2G, Movimento Famiglie Guanelliane ecc.).”
(documento MLG “Fare della Carità il cuore del mondo” 2009,n.8)
Il Movimento favorisce la comunicazione, la formazione e la comunione di tutti i laici e i gruppi di laici aderenti, rispettandone l’identità e la progettualità; promuove l’interscambio e la condivisione di iniziative…”
(documento MLG “Fare della Carità il cuore del mondo” 2009,n.20)
Il Presidente nazionale MLG dal gennaio 2007 è il prof. Vittore Mariani mariani.vittore@guanelliani.it cell. 333 8641093 .