Puntare sulla vicinanza a ciascun ragazzo non come destinatario di assistenza, ma come protagonista della propria vita attraverso attività lavorative e ricreative.
É questo lo spirito con cui, il direttore della casa, don Francesco Sposato sta portando avanti i progetti avviati presso l’istituto Sant’Antonio – Opera don Guanella.
All’istituto, il religioso coordina i progetti delle tre comunità residenziali nate negli anni Novanta a servizio di persone con disabilità fisiche e mentali. Queste portano il nome di Sant’Antonio, Santa Croce e Madonna della Provvidenza. Attualmente, gli ospiti sono in tutto 26 e vanno dai 18 ai 65 anni, anche se il più giovane ne ha 20 e il più anziano 55.
Da diversi anni ormai sono attivi, nelle tre comunità, due servizi:
il Centro Socio Educativo e il Centro Diurno Disabili, che dal lunedì al venerdì accoglie 30 ragazzi provenienti da tutto il circondario.
Con loro, educatori e volontari svolgono attività di laboratorio e organizzano uscite a piedi o in piscina.
Gli ospiti della comunità residenziale svolgono invece delle vere e proprie attività lavorative come la pulizia dei locali, il mantenimento del giardino, dove tagliano l’erba e potano le piante.
Con l’aiuto dei volontari, si prendono inoltre cura di una serra e di un piccolo orto. All’interno della comunità, svolgono anche il decoupage e piccoli lavori manuali con la creta e la cera per creare delle candele.
L’istituto Sant’Antonio rappresenta un vero punto di riferimento per Cassago e per tutto il territorio lombardo, a cui apre le sue porte per una visita tutti i giorni dalle 9 alle 11.30, e per nuovi volontari che vogliono contribuire donando il proprio tempo e la propria disponibilità.